Un tribunale australiano ha respinto oggi il caso del tennista Nick Kyrgios, accusato di aggressione dall’ex fidanzata Chiara Passari, nonostante il giocatore si sia dichiarato colpevole durante l’udienza.
Il giudice Beth Campbell ha inoltre disposto che il caso non venga inserito nella fedina penale di Kyrgios. Il magistrato ha giustificato la decisione sostenendo che la gravità del fatto era di “basso livello” e che il tennista non rischiava di commettere nuovamente lo stesso reato.
Campbell ha detto che Kyrgios ha agito male, ma che non c’è stata alcuna pianificazione o premeditazione e che si è trattato di un “singolo atto stupido” di un giovane che ha cercato di uscire da una situazione di tensione.
“Rispetto la decisione di oggi e ringrazio il tribunale per aver respinto le accuse. Non ero in un buon momento quando è successo e ho reagito a una situazione difficile in un modo che rimpiango profondamente. So che non è stato giusto e mi scuso sinceramente per il dolore causato”, ha detto Kyrgios.
Durante l’udienza a Canberra, il 27enne ha ammesso di aver spinto l’allora fidanzata in un incidente avvenuto nel gennaio 2021 durante una discussione. I documenti del tribunale, citati dall’emittente pubblica ABC, indicano che la Passari ha cercato di impedire a Kyrgios di aprire la portiera di un taxi, finché l’atleta non l’ha spinta facendola cadere e ferendola alla spalla e al ginocchio.