
Il diciottenne indiano Gukesh Dommaraju, campione del mondo in carica e numero uno del seeding, sta attraversando un momento complicato al torneo di Bucarest. Con una sola giornata ancora da disputare, si trova solo al settimo posto ex aequo su dieci partecipanti, ben lontano dalle aspettative, mentre il connazionale Praggnanandhaa Rameshbabu guida la classifica con 5 punti su 8.
Dopo le deludenti prestazioni nei tornei Freestyle in Germania settentrionale e a Parigi in primavera, Gukesh sperava di riscattarsi in Romania. Tuttavia, le cose non sono andate secondo i piani: ha subito sconfitte contro due forti giocatori francesi, Maxime Vachier-Lagrave in 31 mosse e Alireza Firouzja in 69 mosse. Solo nell’ottavo e penultimo turno, disputato giovedì, è riuscito a ottenere una vittoria in 44 mosse contro l’americano Levon Aronian.
Questi risultati hanno fatto scivolare Gukesh dal terzo al quinto posto nel ranking mondiale della FIDE, e con un bilancio complessivo di una vittoria, cinque patte e due sconfitte, la sua performance attuale resta ben al di sotto delle aspettative. Nel settimo turno, addirittura, si trovava all’ultimo posto in classifica.
Il torneo di Bucarest fa parte della tappa europea del Grand Slam, un circuito internazionale sponsorizzato dal miliardario statunitense Rex Sinquefield. Oltre alla competizione in Romania, il circuito prevede eventi rapidi e blitz in Polonia e Croazia, la prestigiosa Sinquefield Cup a Saint Louis e una finale del tour a San Paolo, in Brasile. Il montepremi complessivo di Bucarest è di 350.000 dollari, di cui 100.000 destinati al vincitore.
A dare ulteriore lustro al torneo è stata la presenza di Garry Kasparov, tredicesimo campione del mondo, che ha effettuato la prima mossa simbolica. Nel suo intervento, Kasparov ha espresso nostalgia per i tempi in cui i grandi maestri discutevano le loro analisi sulle riviste di scacchi, pratica oggi quasi scomparsa a causa dell’avvento dei motori scacchistici. “Non esiste un pranzo gratis,” ha commentato. “Abbiamo perso parte della bellezza e della profondità dell’analisi, ma in cambio ora conosciamo il valore esatto delle posizioni.”
Intanto, Praggnanandhaa Rameshbabu si avvia verso il secondo grande successo dell’anno, dopo aver vinto il torneo di Wijk aan Zee a gennaio. Il suo vantaggio di mezzo punto lo mette in una posizione favorevole per aggiudicarsi il titolo a Bucarest.
Tra le partite più interessanti finora c’è stata quella tra Vachier-Lagrave e Gukesh al quarto turno. Il francese ha spinto il pedone h2 fino a h6 tra le mosse 12 e 14, una manovra tipica dell’era dei computer, capace di indebolire la struttura difensiva del re nero. Analisi con il motore AlphaZero indicano che tale avanzata può creare problemi anche nel finale, soprattutto se il pedone h7 diventa un bersaglio.
Nonostante l’apertura equilibrata, Vachier-Lagrave ha preso il controllo dopo 8.Ac3, approfittando di un’imprecisione di Gukesh con 12…f5?, che ha permesso l’avanzata di h6. La mossa 19.Tf4! del bianco ha impedito la spinta f4 del nero, e dopo 22…c5? (meglio sarebbe stato Tfb8), la posizione nera è rapidamente crollata. Al termine della partita, l’eventuale 31…Tae7 sarebbe stata neutralizzata da 32.Txa5, che avrebbe lasciato il nero senza contropiede.
Nel quinto turno, Gukesh è riuscito a salvarsi contro Jan-Krzysztof Duda, nonostante un sacrificio azzardato. Ha evitato la sconfitta grazie a una ripetizione di mosse, dopo che il polacco ha collocato il re su una casa sbagliata.