L’emissione di un nuovo titolo di stato trentennale da parte dell’Italia ha attirato ordini per oltre 130 miliardi di euro (143 miliardi di dollari), mentre gli investitori si affrettano a bloccare i rendimenti più alti della regione prima di un atteso taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE) previsto per questa settimana.
Il Tesoro italiano sta emettendo 8 miliardi di euro in obbligazioni con scadenza nell’ottobre 2054, con un prezzo fissato a uno spread di 13 punti base rispetto al debito comparabile. Il libro degli ordini ha superato il precedente record stabilito subito dopo la pandemia nel 2020, quando la BCE stava attivamente acquistando obbligazioni per sostenere l’economia.
I rendimenti italiani sono diminuiti negli ultimi mesi mentre la BCE ha avviato un ciclo di riduzione dei tassi, e i responsabili politici dovrebbero ridurre ulteriormente il tasso sui depositi di un quarto di punto, portandolo al 3,5% questo giovedì. I mercati monetari prevedono altri sei tagli simili entro la fine del prossimo anno, poiché l’inflazione si mantiene vicino al mandato della banca centrale del 2%.
L’emissione è avvenuta in una giornata frenetica per le vendite di debito in Europa, dove si prevede che saranno raccolti almeno 21 miliardi di euro da una vasta gamma di emittenti, tra cui il gruppo austriaco Bawag Group AG e la francese Electricite de France SA.
Secondo gli Strategisti di Bloomberg…
“L’Italia ha appena visto una domanda record di 130 miliardi di euro per un’emissione obbligazionaria trentennale. Questo potrebbe essere un effetto a catena dei problemi politici ed economici della Francia. Lo spread tra i rendimenti italiani e quelli francesi è tornato a circa 70 punti base, il livello più basso dall’inizio della crisi del debito della zona euro.
Le dimensioni del libro ordini per l’obbligazione italiana, così come la domanda di oltre 70 miliardi di euro per un aumento di 5 miliardi di euro di un titolo dell’Unione Europea con scadenza nel 2050, dimostrano che gli investitori sono ancora disposti ad acquistare debito a lungo termine, anche dopo che l’Austria ha rinunciato il mese scorso a un piano per emettere un’obbligazione con scadenza nel 2086.
Settembre è tipicamente un mese impegnativo per le emissioni di obbligazioni in tutto il mondo. Nel caso degli Stati Uniti, il ritmo è stato particolarmente frenetico quest’anno, con gli emittenti che approfittano delle condizioni favorevoli di finanziamento nei mercati del credito prima della decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse prevista per mercoledì prossimo.
In Europa, le emissioni di settembre dovrebbero raggiungere circa 93 miliardi di euro martedì, portando il totale annuale a circa 1,4 trilioni di euro, il 15% in più rispetto al 2023, secondo i dati raccolti da Bloomberg.
I collocatori dell’emissione del nuovo titolo di stato italiano sono Barclays Plc, Bank of America Corp., BNP Paribas SA, Citigroup Inc. e Societe Generale SA.”